sabato 19 febbraio 2011

primitive mysteries (1931)

Choreography, costume, lighting: Martha Graham.
Dancer: Martha Graham and her Group.
Music: Louis Horst.
Premiere: Maxine Craig Theatre, New York, February 2nd, 1931.
Photographs: click here, here, here, here, here.

Primitive Mysteries is a group work inspired by the Virgin Mary. Divided into three parts, 'Hymn to the Viring', 'Crucifixus' and 'Hosannah', it portrays crucial episodes from the Bible, such as the cucifixion and deposition of Christ, as experienced by the Virgin. The movement quality of the piece is very spare and minimal, with the Virgin often moving from a pose to another as in a tableau vivant. She is the core of the piece, even when she stands completely still, as in a part of section two. Her costume is made of white organdy and consists of a wide skirt that poetically floats as she moves, while the one of the Group is blue and its skirt is not as wide. The Group surrounds the Virgin and, in more than one case, moves in smaller groups of two, three or four. One of the most significant aspects of the choreography is the processional walk done at the beginning and end of each section. It is done in unison by all the dancers and in complete silence, so as to create the sacred atmosphere of the piece. The title, as well as the idea for this dance, came from Graham's study of Native American cultures in the North American Southwest.
Here the link to my interview to Susan Sentler who has reconstructed the piece, in more than one occasion, for the historical project at Laban.

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Coreografia, costume, luci: Martha Graham.
Danzatrice: Martha Graham e il suo Group (gruppo).
Musica: Louis Horst.
Prima rappresentazione: Maxine Craig Theatre, New York, 2 febbraio, 1931.
Fotografie: cliccare qui, qui, qui, qui, qui.

Primitive Mysteries è una danza di gruppo ispirata alla Vergine Maria. Divisa in tre parti, 'Hymn to the Viring', 'Crucifixus' and 'Hosannah', ritrae degli aspetti cruciali della Bibbia, come la crocifissione e deposizione di Cristo, vissuti dal punto di vista della Vergine. La qualità del movimento del pezzo è semplice e minimale, con la Vergine che si muove da una posa all'altra come in un tableau vivant. Ella è il cuore del pezzo, anche quando resta completamente ferma per una parte della seconda sezione. Il suo costume è fatto di organza bianca e si sviluppa in un'ampia gonna che fluttua poeticamente durante i suoi movimenti, mentre quello del Group è blu e la sua gonna non è così ampia. Il Group circonda la Vergine e in più di un'occasione si sposta in gruppi più piccoli di due, tre o quattro persone.
Uno degli aspetti più significativi della coreografia è la camminata processionale fatta all'inizio e fine di ogni sezione. Viene eseguita all'unisono da tutte le danzatrici e in completo silenzio, in modo da creare l'atmosfera sacra del pezzo. Il titolo e l'idea della danza provengono dallo studio che Graham fece delle cutlure native americane del sudovest nordamericano.
Qui il link alla mia intervista (in inglese) a Susan Sentler che ha ricostruito il pezzo in più di un'occasione per l'historical project presso il Laban.

giovedì 17 febbraio 2011

la disciplina coreologica in europa


La casa editrice Aracne ha pubblicato il volume, La disciplina coreologica in Europa: problemi e prospettive, curato da Alessandro Pontremoli e Ceciclia Nocilli. Esso è il risultato di un convegno tenutosi a Valladolid in Spagna nel novembre del 2008. Il volume contiene anche un mio saggio in spagnolo su Carmen, “La seducción que danza: relación entre coreología y estudios de género en el mito de Carmen”.

mercoledì 2 febbraio 2011

un vestito di luce (2)

"Jean-Ephren de la Tour


...sono Jean-Ephren de la Tour, ballerino al Paradiso perduto. le luci sono puntate su di me, ogni sera, dalla testa ai piedi, e illuminano la mia pelle. Ogni sera, con le ali argentate attaccate alle spalle, faccio il mio show, come una vera vedette americana che si infiamma e si dissolve in un soffio. Regno su un popolo di ballerini e di acrobati. Suscito gli applausi scroscianti di tutta la sala, in piedi davanti a me, pronta a spellarsi le mani, mentre segretamente, dietro le quinte, al'ombra del clamore, i giocolieri e l'incantatrice id serprenti si abbandonano a gelosie immonde."

Anne Hébert, Un vestito di luce, trad. e cura Maria Piera Nappi (Ferrara: Tufani, 2007), p. 51.

appello Leggere Donna