venerdì 31 luglio 2009

fare ricerca d'estate in italia

ahhhh, che bello fare ricerca d'estate in italia!
le biblioteche riducono ai minimi termini l'apertura al pubblico
le case editrici vanno in ferie
le librerie vanno in ferie
resta solo l'acquisto di libri e altro materiale online preferibilmente dall'estero
però poi, dato che il postino o la postina di fiducia è pure lui/lei in ferie,
rischi di ricevere quello che hai ordinato comunque in ritardo.

giovedì 30 luglio 2009

spines (4)

spadolini (article and review)

Here are the links to two pieces I wrote on Spadolini for ballet-dance. One is on his complex and mysterious artistic life, torn between dance and painting, the other is a review of the exhibition held in his honour in Porto San Giorgio (Fermo) in 2007.

mercoledì 29 luglio 2009

students


students (studenti)

- perché ti stai nascondendo?
- c'è una delle mie studenti!
- non dovresti vergognarti di lavorare qui! Non c'è niente di male a fare la cameriera!
- non mi vergogno! E' che ho bocciato quella studente nell'esame della settimana scorsa!

martedì 28 luglio 2009

merce cunningham passed away

After Pina Bausch, another dance icon has passed away. Dancer and choreographer Merce Cunningham made a revolutionary imapct on the dance world from the 1950s onwards, changing the relationship between music and dance, experimenting with improvisation and creating his own unique style. Here the link to his website, here the nytimes obituary, here a link to a video where he performs with his company to the music of John Cage, his long time collaborator and partner.

sabato 25 luglio 2009

locandina anni '30

Locandina anni '30 per uno spettacolo di Spadolini, archivio Bolero-Spado'.

This is a poster of one of Spadolini's performances, it is from the 1930s, courtesy of the Bolero-Spado' Archive.

Alberto Spadolini

venerdì 24 luglio 2009

storie inquiete e disorientate (recensione)


Giuliana Pistoso, Storie inquiete e disorientate, Tufani, Ferrara, 1996, pagine 133, € 10.

Le storie di Giuliana Pistoso sono ambientate nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e del dopoguerra. Sono storie sparse, che seguono quasi un iter rizomatico e che forniscono una fragile e, allo stesso tempo, salda mappatura del sessismo di quegli anni. La prima parte è intitolata "A proposito di memoria storica", mentre la seconda "Cose così".
L’apertura del libro è dedicata ad un mini-dizionario veneto, una serie di parole chiave per mostrare la discriminazione cui erano sottoposte le donne. La parola 'avvenire’ per esempio, intrecciava, in modo quasi opprimente, la vita delle donne a quella degli uomini, "l'avvenire si rovinava dando troppa confidenza agli uomini (…). Una volta rovinato, chi l’aggiustava più l’avvenire?". Il 'ballo' era invece uno "strano porto franco dove potevano succedere molte cose senza che, per questo, si rovinasse l’avvenire". L''intelligenza' era un "attributo essenzialmente maschile" e il 'matrimonio' un "contratto-cerimonia che le donne avevano la colpa di desiderare" Le storie che seguono sembrano in qualche modo rifarsi al mini-dizionario, nel loro riflettere certi stereotipi e nel scardinarli spesso con ironia.
Come nella prima storia "Uomini in guerra" dove Publio Diamante riceve una medaglia di bronzo per pura casualità e non per merito personale. In una missione fra i boschi dell'Altipiano d'Asiago, due austriaci si arrendono a lui perché hanno fame e sanno che in Italia ce n’è "anche per i prigionieri, cibo americano" mentre in Austria non c’è "assolutamente più niente da mangiare". Nella terza storia, "Giorni dell’ira", Alberta arriva a chiedere aiuto ad un collaborazionista per trovare un medico al fratello malato di tisi e in pericolo perché parte della resistenza. Alberta riesce nell’impresa ma proprio la fatica e i compromessi attuati la portano a diventare consapevole della guerra: "'ecco che mi rilasso' pensò. Invece non ci riuscì. Un po’ alla volta si sentì prendere da una rabbia strana, una rabbia tranquilla, ma di una intensità assoluta. E capì finalmente che era in guerra, che una parte di lei lo sarebbe stata per sempre, che non avrebbe dimenticato, che, davvero, non avrebbe dimenticato mai".
La seconda parte de libro è scandita da un altro tono, un tono più pacato ma altrettanto pungente. In "Segreti bancari" una donna chiede alla sua banca informazioni sulla stanza dove aveva dormito Chateaubriand. La banca aveva rilevato un palazzo antico dove era presente questa stanza. I dipendenti non riescono a capire il senso della sua richiesta e la mandano dal direttore, che è altrettanto ignaro. Esilarante è l'equivoco che si crea e che non si risolve anche se, alla fine, la donna ritrova l'amata stanza.
Anche l'ultimo racconto, "Quando si dice Italia", è caratterizzato da un equivoco. Rita e Guido cercano una baby-sitter per il loro figlioletto Paolo per l'estate al mare e trovano Teresa, ragazzotta di paese dal "carattere un po' diffidente" che ha paura del mare. Una sera, per digerire i frutti di mare che le sono rimasti sullo stomaco, Teresa adotta un sistema 'tradizionale' posizionandosi una candela accesa proprio sullo stomaco con un bicchiere rovesciato sopra, ma il bicchiere rimane incastrato. "La Teresa ha lo stomaco dentro al bicchiere e nol vol vengar fora", spiega Rita al marito incredulo. I due coniugi, il bambino e i gli amici si ritrovano a ragionare sull'accaduto, fino a quando Paolo ha un'idea che risolve la situazione.

appello Leggere Donna

mercoledì 22 luglio 2009

rughe (7)

silence

silence is all she could hear...
noise surrounded her life,
in spite of that,
silence was the loudest noise
silence
silence,
an almost unbearable silence

domenica 19 luglio 2009

the p(recarious) s(cholar)


The p.s. is the post scriptum of the Italian University system. She lives at its margin and is almost invisible. She is one of the many examples of p.s.es struggling in an academic world where merit does not exist. She works as a temp prof but to survive and pay for the expenses of her research, she also works in a cafe. She lives with her ‘unconsciously’ misogynist father and brother. It is a 'she' because precarity affects women in a different way with respect to men.
The use of the English language is political as this strip is aimed to travel beyond national borders. The form is as precarious as the content, therefore the style is intentionally imprecise and minimal. The paper I use to draw the strips is common paper of different kinds, like wrapping paper, sketchbook paper or notebook ruled paper.

ps- although she bears some similarities with my life, she is not an authobiographical character.

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La p.s. è il post scriptum del sistema universitario italiano. Vive ai suoi margini ed è quasi invisibile. È uno dei molti esempi di p.s. che lottano in un mondo accademico dove il merito non esiste. Lavora come professore a contratto ma per vivere e pagare le spese della ricerca, lavora anche in un bar. Vive con un padre e fratello 'inconsciamente' misogini. È una 'lei' in quanto la precarietà influisce sulla vita delle donne in maniera diversa rispetto a quella degli uomini.
L’uso dell’inglese è politico poiché l’idea di questa striscia è che viaggi oltre i confini nazionali. La forma è precaria come il contenuto, quindi lo stile è intenzionalmente impreciso e minimale. La carta che uso per disegnare le strisce è carta comune di tipi differenti, come la carta da pacchi, la carta per fare schizzi o la carta dei quadernoni a righe.

ps- anche se ha aspetti in comune con la mia vita, non è un personaggio autobiografico.

venerdì 17 luglio 2009

temp prof


temp prof (professore a contratto)

- quanto ti paga l'Università?
- 2000 euro!
- Wow, non è male per un professore a contratto! E' al mese?
- no, all'anno!

giovedì 16 luglio 2009

storie inquiete e disorientate (4)

"Col passare del tempo imparai molte cose. Le novelle dovevano andare dalle dieci alle quindici cartelle, né di meno né di più, non dovvano contenere eccessi sentimentali, ma correre via in modo agile, moderno, leggero. Dovevano articolarsi in una vicenda completa che portasse a una conclusione possibilmente imprevedibile. Erano da evitare in via assoluta l'adulterio, il divorzio, l'aborto, l'omicidio e, ovviamente, la prostituzione. La descrizione dei rapporti carnali non doveva andare oltre l'abbraccio e il bacio."

Giuliana Pistoso, Storie inquiete e disorientate (Ferrara: Tufani, 1996), p. 94.

appello Leggere Donna

martedì 14 luglio 2009

rincorrere libri

Si può aspettare più di un'ora per prendere un libro in prestito? Certo che si, che ti credi?

Ti organizzi per andare nella città dove ci sono le biblioteche specializzate che ti servono, prendi il tuo giorno di permesso e parti tranquilla (non è vero, non parti MAI tranquilla), arrivi nella citttà di cui sopra, ti fai il lungo giro a piedi nel centro per arrivare alla prima tappa, quella minuscola biblioteca di quel minuscolo istituto dove il libro che cerchi sta ad aspettarti, un libro che non prende mai nessuno, che non ha nulla a che fare con le materie specifiche di quell'istituto e che è fuori stampa, per cui non hai scelta.

Davanti alla porta della minuscola biblioteca un post-it attira la tua attenzione, c'è scritto 'torno subito'. E tu aspetti, come non detto, ti dici. Era andato tutto troppo liscio fino a quel momento. E allora prosegui, ti armi di pazienza fino a quando, dopo mezz'ora un signore da dentro ti chiede cosa cerchi, scopri che è un professore di quell'istituto, è disposto a cercare il tuo libro, vaga per alcuni minuti nelle stanze del minuscolo istituto e poi si arrende, la collocazione da te fornita e presente nel database online è quella risalente ad un sistema di collocazione precedente, il libro non si trova. Il prof ed un'altra ragazza provano a cercare la bibliotecaria scomparsa, ma niente. Tu aspetti e aspetti. Poi l'istituto chiude e tu te ne vai a mangaire qualcosa, per poi proseguire il pellegrinaggio nelle altre biblioteche dall'altra parte del centro. Poi una telefonata ti richiama al minuscolo istituto e tu ti rifai la salita e la strada con quaranta gradi, ma che importa, il libro è lì, ti attende, l'hanno trovato. Arrivata ti dicono che il libro non si potrebbe prendere in prestito, ma sul sito non è specificato, provi a trattare, riesci (ormai sei pronta a fare pazzie per quel maledetto libro, metti in campo tutte le tue ragioni, sei brava in questo, sei abituata) e alla fine, dopo una mezza giornata di attese e sudate, il libro è nelle tue mani.

Chi l'ha detto che fare ricerca è una cosa semplice? Certo, pensavi si trattasse di districarsi nei meandri della conoscenza, di capire, di conoscere, di confrontarsi, non di rincorrere libri come se fossi il Frodo della situazione!

lunedì 6 luglio 2009

conference


conference (conferenza)

- non sei contenta che ti ho dato tre giorni liberi per andare alla conferenza ad Oxford?
- sarà eccitante!
- sarà costoso!

domenica 5 luglio 2009

clandestini

How are the clandestines, Nora?
Fine, Dora, they are resting.

silences

"Literary history and the present are dark with silences: some the silences for years by our acknowledged great; some silences hidden; some the ceasing to publish after one work appears; some the never coming to book form at all.

These are not natural silences, that necessary time for renewal, lying fallow, gestation, in the natural cycle of creation. The silences I speak of here are unnatural; the unnatural thwarting of what struggles to come into being, but cannot."

Tillie Olsen, Silences, London, Virago, 1980.

ballet

Sai, il balletto non è solo una questione di apparenza e bellezza!

giovedì 2 luglio 2009

storie inquiete e disorientate (3)

"Quel pomeriggio in treno eravamo in due, la Nanni e io. Entrambe studiavamo legge ed eravamo blandamente accompagnate da due studenti di medicina.
'Ma a voi chi ve lo fa fare di andare all'università? Perché non trovate un marito che vi mantenga?'
Sembra impossibile oggi, eppure quella domanda era allora molto frequente."

Giuliana Pistoso, Storie inquiete e disorientate (Ferrara: Tufani, 1996), p. 75

appello Leggere Donna

identity


identity (identità)

- allora, che lavoro fai?
- sono una p.s..
- una p.s.? e che significa?
- una 'precarious scholar', una studiosa precaria.
- ah, e che significa?

graduatorie d'istituto


Giovanna era esausta, erano giorni che dedicava molto del suo tempo all'aggiornamento della sua posizione nelle graduatorie d'istituto. Aveva preso appuntamento dal sindacato, che le aveva spiegato l'iter da seguire, un percorso a ostacoli che avrebbe scoraggiato molti. Forse era questo l'intento del Ministero dell'Istruzione. Riempire moduli scaricati online (e chi non aveva accesso a internet? chi non ci capiva un'accidenti?), ricevere la prima parte di un codice, andare presso la scuola designata per la consegna della domanda, farsi riconoscere (farsi riconoscere???? in che senso, che diavolo significava?), ricevere la seconda parte del codice e tornare su internet per compilare la seconda parte della domanda. Giovanna era a metà strada ma non sapeva più se voleva andare avanti oppure lasciar perdere. Guardava i fogli compilati e lo schermo del computer come se fossero delle entità aliene approdate a casa sua quasi per caso. Voleva solo insegnare, possibile che fosse così complicato?

mercoledì 1 luglio 2009

pina bausch passed away

Pina Bausch died of cancer yesterday. It was and still is a shock for me. She was a genius and radically transformed the world of dance. It is a terrible (so sudden and unexpected) loss...Here is a link to a video of Café Müller (1978), one of her masterpieces, here a link to her website, here a link to an article.