sabato 31 ottobre 2009

balordi soggetti postumani

Questo il titolo dell'articolo di Chiara Turozzi pubblicato su Leggere Donna (n. 142, settembre-ottobre 2009). E' un pezzo interessante sul lavoro della filosofa Rosi Braidotti. Qui degli estratti:

"...il declino delle strutture sociosimboliche, quali stato-nazione, unità etnica, famiglia e autorità maschile, non può che rivelarsi occasione imperdibile per concepire soluzioni ingegnose quanto eccentriche" (p. 20)

"La crisi della modernità insomma non è lutto o privazione bensì gioiosa apertura a nuove impreviste sfolgoranti opportunità per il lavoro del pensiero: è il momento di mettere insieme rappresenazioni adeguate per ristrutturare il simbolico" (p. 20)

"Se definiamo il mostro come un'entità corporea deviante rispetto alla norma, possiamo sostenere che il corpo femminile condivide con il mostro il privilegio di indurre un miscuglio di fascinazione e orrore. Nomade e mostruosa, dunque." (p. 21)

"...l'ironia è scardinamento e la donna, esemplare eccellente di nomadismo, è mobile." (p.21)

appello Leggere Donna

mercoledì 28 ottobre 2009

l'onda in attitude

La copertina del libro di Francesco Raparelli, La lunghezza dell'Onda, presenta la figura di una donna in scarpette da punta in attitude, un passo appartenente al linguaggio della danza classica. Secondo alcuni studiosi, il maestro di danza Carlo Blasis ideò questo passo ispirandosi alla statua in bronzo del dio Mercurio di Giambologna.
Le gambe sono in una posizione classica, ma le braccia (oltre che i collant, la minigonna e la camicia colorate) creano un contrasto con la postura di equilibrio dell'attitude. Entrambe hanno i pugni chiusi in segno di forza (intesa come energia), il destro è alzato e piegato mentre il sinistro è steso e rivolto in basso. Questa immagine viene poi moltiplicata sullo sfondo in tante ombre nere, come a dire che la battaglia che sta conducendo l'Onda contro lo smaltimento del sistema universitario italiano è ovviamente una battaglia di gruppo!

martedì 27 ottobre 2009

venice dance biennale on ballet-dance

My two articles on the Venice Dance Biennale Degree Zero 2009 edition have been published (a while back now). One is a review of the International Colloquium (here) and the other a review of Michael Clark's new production (here).

lunedì 26 ottobre 2009

letting go

Those days when you are about to send away an essay that is going to be published, are sometimes terrible. You think back at what you could have added, at how you should maybe change a bit here and there, doubts grow inside you like potentially poisonous mushrooms. Then the time comes when you cannot stand what you have written any more and a part of yourself (the rational and concentrated part, unfortunately) slowly slips away. At that precise moment anything could happen, you cannot see the possible imprecisions and the probable mistakes. You send it being aware of this burden...and you feel so released that you ask yourself why on earth did it take you so long.

the p.s. goes solo

The p.s. goes solo, she has her own blog now, at this address. She may appear here every now and then, but her activity has become more articulated and she needs her own space.

La p.s. se ne va a stare da sola, ha un suo blog ora, a questo indirizzo. Potrebbe apparire qui di tanto in tanto, ma la sua attività è divenuta più articolata e necessita di uno spazio tutto suo.

I live in a castle

I live in a castle
made of books,
sometimes the wind comes,
blowing,
and the books get
thinner and thinner
until they become
unstable cards.

As the wind stops blowing,
I gather and carefully
pile them up
until they become
thick books again.

giovedì 22 ottobre 2009

writing about dance

Scrivere di danza è così importante...

domenica 18 ottobre 2009

call for ideas (cosenza)

Questo il call for ideas presentato alla Giornata Nazionale del Ricercatore Scientifico, presso l'Università della Calabria, Rende (Cosenza), il 10 ottobre 2009. Presto the p.s. avrà un blog tutto suo e diversi compagni e compagne di avventure...

le veline ballerine?

Non entrerò nel merito della polemica fra Gad Lerner e Antonio Ricci, essendo comunque quasi totalmente d'accordo con Lerner, ma far passare le veline di Striscia la notizia per ballerine mi sembra troppo. Mi riferisco ad un'affermazione di Irene Pivetti fatta oggi ne L'Arena di Massimo Giletti. Secondo Pivetti, le veline di Ricci sanno ballare e anche bene. Ecco, questa affermazione ci dice quanto poco si conosce l'arte della danza e quanto facilmente si confonda un movimento ammiccante (spesso anche goffo, ma, si sa, sono seminude, molti non si accorgono o non ci fanno caso) con la danza, che, per carità, è anche ammiccamento e puro intrattenimento, ma quando fatto con decenza, con studio, con senso del ritmo, tutte qualità che le veline non hanno.

sabato 17 ottobre 2009

I had a dream

I had a dream
I was running after it
accidentally
the dream dissolved
eroded by time and struggle
I was running
I kept running
I keep running

venerdì 16 ottobre 2009

ricerca e precarietà

Sintesi dei lavori della prima edizione della Giornata Nazionale del Ricercatore Scientifico incentrata sul tema "Ricerca e precarietà", Università della Calabria, Rende (Cosenza), 9-10 ottobre 2009


Nei giorni 9-10 Ottobre 2009 si è svolta presso l’Università della Calabria la prima edizione della Giornata Nazionale del Ricercatore Scientifico, dal titolo “Ricerca e Precarietà” .
Questo evento, organizzato dai Precari invisibili della Ricerca Unical in collaborazione con il coordinamento dei Precari della Ricerca dell’Università di Catania, si inserisce nel percorso di riflessione e mobilitazione avviatosi nell’autunno del 2008 in risposta ai primi provvedimenti adottati dal Governo Berlusconi relativamente al finanziamento della Ricerca e dell’Università.
La drastica riduzione del finanziamento ordinario dell’Università Pubblica, unita al blocco del turn over, costituisce un grave attacco al diritto allo studio, al mondo della ricerca e al diritto al lavoro di chi sceglie la ricerca come professione.
Tutto questo contrasta con il dettato della nostra Carta Costituzionale e lede gravemente la qualità democratica del nostro paese.

Dalle riflessioni e dalle analisi delle due giornate è emerso che i problemi di cui soffre l’Università Pubblica italiana dovrebbero essere affrontati innanzitutto con l’aumento degli investimenti, il superamento delle molteplici figure di contratto atipico della ricerca e della docenza, l’assunzione di un adeguato numero di ricercatori a tempo indeterminato che risponda alle esigenze didattiche e di ricerca dell’Università e una riforma dell’ordinamento degli studi che garantisca una migliore formazione degli studenti rispetto a quella frammentata dell’ultimo decennio.
Ignorare questi problemi e non adottare i necessari provvedimenti significa svalutare e disperdere un patrimonio di sapere e competenze e, in generale, impoverire la società italiana, contribuendo al suo declino economico, culturale e civile.
Su questi temi si sono confrontati durante il convegno studenti, ricercatori precari, docenti e amministratori dell’università e degli enti locali. L’occasione è stata particolarmente significativa perché, per la prima volta dopo l’avvio del nuovo corso di tagli e provvedimenti adottati dal governo, rappresentanti dei lavoratori della ricerca, strutturati e non, si sono riuniti ad unico tavolo di confronto per discutere di Ricerca e Precarietà, in difesa dell’Università Pubblica.

In sintesi, quindi, i ricercatori precari chiedono che il governo adotti immediatamente i seguenti provvedimenti:
  • Piano straordinario di reclutamento di ricercatori a tempo indeterminato e pianificazione relativa al reclutamento ordinario;
  • Introduzione dell’obbligo, per gli Organi di governo delle Università, dell’istituzione dell'Anagrafe dei ricercatori e docenti precari presenti in ogni ateneo;
  • Adozione di un’unica forma contrattuale per i ricercatori e docenti non strutturati, che assicuri il diritto alla giusta remunerazione e alle relative tutele giuridiche, al pari di un rapporto di lavoro subordinato;
  • Accesso di tutti i ricercatori precari ai finanziamenti per progetti di ricerca di cui assumere la titolarità;
  • Sblocco delle procedure dei fondi Firb già banditi, con l’immediata nomina della commissione di valutazione e, per il futuro, rafforzamento del bando Firb, con l’eliminazione dei limite d’età per i ricercatori non strutturati;
  • Abrogazione della legge Moratti;
  • Adozione della piattaforma elaborata dalla rete nazionale dei ricercatori e docenti precari in merito all’ordinamento giuridico della docenza, e ai meccanismi di reclutamento.
Per il perseguimento di tali obiettivi e l’elaborazione di ulteriori proposte i ricercatori hanno deciso di adottare le seguenti strategie:
  • Mobilitazione generale dei precari di tutte le università italiane attraverso attività di informazione, sensibilizzazione, coinvolgimento e protesta;
  • Rafforzamento delle proposte dei ricercatori precari attraverso una maggiore interazione con associazioni di categoria e sindacati sensibili a queste problematiche;
  • Richiesta di apertura di un tavolo di trattativa ufficiale con gli enti regionali, per richiedere leggi di finanziamento della ricerca universitaria integrative del fondo di finanziamento ordinario, finalizzate all’implementazione della ricerca di base e al reclutamento dei ricercatori;
  • Richiesta di apertura di un tavolo di discussione ufficiale con gli organi di governo di ogni Ateneo per superare l'attuale condizione di incontrollata precarietà nella ricerca universitaria;
  • Elaborazione, diffusione e discussione nella rete dei ricercatori precari di proposte di legge sul finanziamento pubblico e privato della ricerca.
Con questa agenda tutti i gruppi di ricercatori precari che hanno partecipato al “convegno in mobilitazione” di Cosenza rilanciano la battaglia per un’Università Pubblica migliore e un futuro di crescita e sviluppo.

10 Ottobre 2009


Coordinamento Precari della Ricerca – Catania

occupato il politecnico di torino

Ieri è stato occupato il Politecnico di Torino, agli studenti e ai ricercatori che hanno attuato l'occupazione va tutta la mi solidarietà di studiosa precaria. Qui il link ad un articolo che include anche il comunicato dei Precari della Ricerca di Catania, che copio qui di seguito:

Coordinamento Precari della Ricerca – Catania
COMUNICATO STAMPA

Gran Torino ‐ Solidarietà agli studenti e ai ricercatori precari che occupano il Rettorato del Politecnico di Torino.

Oggi 15 Ottobre 2009 alle ore 14.00 gli studenti e i ricercatori precari del Politecnico di Torino hanno occupato il Rettorato in occasione della Seduta del Senato Accademico destinata ad approvare un piano di riorganizzazione dell'ateneo in linea con le direttive ministeriali: tagli senza riforme.
Sotto la pressione crescente di un presidio sempre più numeroso il Rettore Profumo ha concesso, così come da tempo richiesto dai coordinamenti dei precari universitari, l'apertura di un tavolo di trattativa allargato a tutte le componenti della comunità universitaria.
L'iniziativa dei colleghi di Torino rilancia con coraggio e determinazione la mobilitazione in difesa dell'università e della ricerca pubbliche e il loro appello non può restare inascoltato: chi ha responsabilità di governo nelle università non può più sottrarsi al confronto sulla questione del precariato universitario.
Dopo un anno di duro lavoro sappiamo che da Catania a Torino la battaglia per un'università migliore è la battaglia per la dignità di tutti i suoi lavoratori. Dopo aver incrociato i nostri percorsi di lotta e rivendicazione su una serie di obiettivi condivisi, a Catania come a Torino, sappiamo che l'alternativa al precariato si costruisce sulle scelte dei singoli atenei.
Adesso nuovi compiti ci attendono.
Chi domanda può pretendere una risposta, chi tace ha già rinunciato: un tavolo di trattativa per ogni ateneo è lo strumento per dare voce al nostro progetto di futuro in ricerca.

Catania, 15 Ottobre 2009

martedì 13 ottobre 2009

sulle tracce di alwin nikolais



Seminario interessante e prezioso per capire il lavoro di Alwin Nikolais e di coloro che, a modo loro, ne hanno raccolto l'eredità, Simona Bucci e la Compagnia Abbondanza/Bertoni.

giovedì 8 ottobre 2009

conference (brother)

conference (brother) [conferenza (fratello)]

- e allora, esattamente cos'è che vai a fare a Oxford, sorellina?
- presento un intervento ad una conferenza e...
- ok! ehm, comunque, hai visto i miei calzini rossi? Non riesco a trovarli!

martedì 6 ottobre 2009

libertà di stampa

Dora and Nora manifest for the freedom of press in Italy.

domenica 4 ottobre 2009

libraries (bad epiphanies)

libraries (bad epiphanies) [biblioteche (illuminazioni negative)]

- me**a! Ho sbagliato tutto!

it's a library thing

Libraries are such cool places!
Sometimes, though, libraries can become a nightmare.
In Italy, in many cases, you have books that can be consulted even in professors' rooms. Recently I needed one of those books, it was there waiting for me, except that the professor in question was in his room having a meeting. The librarian tried to get the book but the professor said that he should wait. Unfortunately, I did not have time, my coach (I had taken a coach to get to that city where that library was, I know, it sounds labyrinthian and it actually is) was about to depart, that was the last of other two libraries I had been to that day and I could not wait for the professor's meeting to end. So the book I needed stayed there in that room and I left without it.
Research is not such an easy thing, you need stamina and charisma most of the time!

giovedì 1 ottobre 2009

non precarious scholars


non precarious scholars (studiosi non precari)

- salve professor Rossi!