martedì 14 luglio 2009

rincorrere libri

Si può aspettare più di un'ora per prendere un libro in prestito? Certo che si, che ti credi?

Ti organizzi per andare nella città dove ci sono le biblioteche specializzate che ti servono, prendi il tuo giorno di permesso e parti tranquilla (non è vero, non parti MAI tranquilla), arrivi nella citttà di cui sopra, ti fai il lungo giro a piedi nel centro per arrivare alla prima tappa, quella minuscola biblioteca di quel minuscolo istituto dove il libro che cerchi sta ad aspettarti, un libro che non prende mai nessuno, che non ha nulla a che fare con le materie specifiche di quell'istituto e che è fuori stampa, per cui non hai scelta.

Davanti alla porta della minuscola biblioteca un post-it attira la tua attenzione, c'è scritto 'torno subito'. E tu aspetti, come non detto, ti dici. Era andato tutto troppo liscio fino a quel momento. E allora prosegui, ti armi di pazienza fino a quando, dopo mezz'ora un signore da dentro ti chiede cosa cerchi, scopri che è un professore di quell'istituto, è disposto a cercare il tuo libro, vaga per alcuni minuti nelle stanze del minuscolo istituto e poi si arrende, la collocazione da te fornita e presente nel database online è quella risalente ad un sistema di collocazione precedente, il libro non si trova. Il prof ed un'altra ragazza provano a cercare la bibliotecaria scomparsa, ma niente. Tu aspetti e aspetti. Poi l'istituto chiude e tu te ne vai a mangaire qualcosa, per poi proseguire il pellegrinaggio nelle altre biblioteche dall'altra parte del centro. Poi una telefonata ti richiama al minuscolo istituto e tu ti rifai la salita e la strada con quaranta gradi, ma che importa, il libro è lì, ti attende, l'hanno trovato. Arrivata ti dicono che il libro non si potrebbe prendere in prestito, ma sul sito non è specificato, provi a trattare, riesci (ormai sei pronta a fare pazzie per quel maledetto libro, metti in campo tutte le tue ragioni, sei brava in questo, sei abituata) e alla fine, dopo una mezza giornata di attese e sudate, il libro è nelle tue mani.

Chi l'ha detto che fare ricerca è una cosa semplice? Certo, pensavi si trattasse di districarsi nei meandri della conoscenza, di capire, di conoscere, di confrontarsi, non di rincorrere libri come se fossi il Frodo della situazione!

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