IL LINGUAGGIO DELLA DANZA
Teatro Pergolesi, Jesi (Ancona), 10 giugno 2011
La danza è un linguaggio corporeo che accompagna la storia e cultura dei popoli. Sia che si tratti di saltarello marchigiano che di tango rioplatense, la danza ha la funzione di rafforzare e, a volte, stabilire relazioni sociali. Da quando la danza è entrata nei teatri ha conservato questo aspetto comunicativo e l’ha arricchito di nuove valenze, come il virtuosismo e l’uso di un filo narrativo: gli stili si sono moltiplicati e la danza è divenuta un’arte complessa e raffinata. La danza classica ci propone armonia e grazia, la danza moderna energia e determinazione, l’hip-hop fluidità e impetuosità. In tutti questi casi chi danza comunica attraverso il proprio corpo e afferma se stesso attraverso il proprio corpo, stabilendo un dialogo con lo spettatore, che, da parte sua, è chiamato a partecipare all’evento con la sua attenzione e con il suo grado di apprezzamento.
Conoscere i linguaggi e la storia della danza costituisce un arricchimento importante per il danzatore che sceglie di praticare quest’arte, in quanto lo porta ad apprezzare gli stili ricchi di tradizione come la danza classica e quelli radicati nella contemporaneità come l’hip hop senza limitazioni e pregiudizi.
Da settembre, presso la Scuola di Danza di Cinzia Scuppa, partiranno degli incontri mensili nei quali si affronteranno i diversi linguaggi della danza e la loro storia con particolare attenzione ai capolavori dell’Ottocento e Novecento.
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