ALBERO, ECOLOGIA DELL'ANIMA
Mostra di pittura di Elisa Latini
Jesi, Palazzo dei Convegni, 31 maggio 2011
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I suoi dipinti non sono puramente figurativi, ma riprendono le suggestioni cromatiche date da un tramonto o dall’effetto della luce tra i rami per indagarne gli elementi introspettivi. Latini utilizza una tecnica che coniuga l’impiego di tratti fatti a penna con pennellate morbide e raffinate. L’istallazione dei quadri segue un’idea precisa di sacralità. Essi sono appesi alle pareti dello spazio espositivo, ma sono anche appesi a dei pannelli in legno che sono stati pensati e modulati a seconda del quadro che dovevano ospitare. I pannelli sono situati al centro attorno ad un gruppo di piantine di querce e lecci. Questa scelta sembra voler stabilire una connessione fondamentale tra il ‘bosco’ costituito dai quadri e quello fatto di terra, radici e foglie.
La prospettiva di molti dei dipinti è dal basso verso l’alto ed è indicativa, da un lato, del profondo rispetto che l’artista ha per queste creature e, dall’altro, della piccolezza dell’essere umano nei confronti della natura, aspetto troppo spesso sottovalutato. Questa prospettiva, ci ricorda Latini, è inoltre associata all’immagine dell’albero come protettore. L’albero ci protegge dal sole e la sua stazza infonde un senso di sicurezza. Un quadro, in particolare, presenta un cedro del Libano visto dal basso. La luce che penetra tra i rami crea un perfetto gioco di linee e diagonali e produce un senso quasi di stupore di fronte alla sua maestosità.
Il 31 maggio si è tenuto un incontro sull’albero che ha visto la mostra di Latini come il luogo ideale per uno scambio di riflessioni. Se Latini ha esordito parlando delle affinità fra alberi e esseri umani, il direttore del parco Gola della Rossa, Massimo Scotti, ha sottolineato “l’importanza dei boschi per il servizio ecosistemico”. Dopo di lui, il grafico e illustratore Danilo Santinelli ha fornito delle coordinate iconografiche collegando l’albero al “concetto della crescita” e all’unione di diversi elementi come la terra (le radici) e l’aria (tronco e rami). L’agronomo, Riccardo Frontini, ha parlato dell’albero come creatura che va curata e trattata con attenzione, sottolineando come il lavoro di Latini mostri quasi l’anima che lo caratterizza. Infine, l’insegnante di scuola elementare, Rosaria Nalli, ha presentato un video del laboratorio sull’albero fatto in collaborazione con Latini stessa, per portare la conoscenza e consapevolezza della sua presenza anche fra i bambini, che saranno gli adulti di domani.
nota - si veda anche l'intervista che ho fatto all'artista, qui.
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