Il gioco della morra, di Bartolomeo Pinelli. |
venghino siori venghino
c'è la scema del villaggio
22 gennaio
grasse risate
ha abboccato
alle nostre
cagate
ora diamole
un po' di corda
che scriva
sorda
le sue stronzate
in rima
vada avanti
fino in cima
al suo sognarello
sgabello
dal quale cadrà
senza ombrello
5 marzo
uno sfarzo
beviamo alla
sua stupidità
che non capirà
quello che
ancora l'attende
dietro le tende
9 marzo
giornata
di astrale
scazzo
11 marzo
tutto secondo
i piani
è venuta di nuovo
da noi troiani
vuoto vuoto
il suo cervello
pensa solo al cuore
ma perderà
anche quello
e continuiamo
col massacro
che ci diverte
'sto simulacro
smembrata
ridotta a brandelli
diamola in pasto
alla bestia virtuale
tanto non ha
nessun cannocchiale
cazzo, sta ancora in piedi
la stronza
diamole un altro colpo
che la rendiamo
sbronza
ecco ecco
adesso
è a terra
lasciamola lì
giochiamo
a morra
Nessun commento:
Posta un commento