Ho ultimamente letto il bell'articolo di Clotilde Barbarulli, "Confini in movimento", su Leggere Donna (n. 135, luglio-agosto). E' un articolo sugli incontri tra lingue e culture che stanno ormai da tempo avvendendo in Italia. Una riflessione acuta e sensibile sui mutamenti e le aperture che vedono le donne migranti come originali interpreti del cambiamento. In particolare mi ha colpito una frase: "
praticare l'utopia affinché la politica si apra all'
impossibile".
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