domenica 24 maggio 2009

storie inquiete e disorientate (1)

"Questo mini-dizionario è dedicato alle donne nate nella mia terra nei primi anni 20, cioè poco dopo la prima guerra mondiale, ma credo che il suo significato possa essere allargato a tutto il Paese. (...) Le donne la cui giovinezza era stata schiacciata fra le due guerre, indicibilmente oppressa dal maschilismo fascista e rifiutata nel dopoguerra dai 'coetanei', si sposarono nella maggioranza dei casi tardi, con uomini raramente amati, alla meno peggio tollerati. (...)

Avvenire
(...) L'avvenire si rovinava dando troppa confidenza agli uomini, anche a quelli più seri. (...)

Ballo
Strano portofranco dove potevano succedere molte cose senza che, per questo, si rovinasse l'avvenire. (...)

Bellezza
Per gli uomini l'argomento non si poneva. 'Negli uomini la bellezza non conta, conta l'intelligenza' (...).

Fiume
Unico luogo adatto ad accogliere una ragazza che si fosse rovinata l'avvenire. (...)

Lavoro
Alcune ragazze, anziché il sano desiderio di sposarsi, coltivavano quello colpevole di voler lavorare, incuranti del fatto che in questo modo rischiavano di togliere il pane di bocca a un padre di famiglia!

Matrimonio
Contratto-cerimonia che le donne avevano la colpa di desiderare. (...)

Zitella
(...) Era immaginata come magra, ossuta, legnosa, spesso con una peluria nera sopra il labbro superiore, con qualche porro sul viso, nervosa, pettegola, cattiva."

Giuliana Pistoso, Storie inquiete e disorientate (Ferrara: Tufani, 1996), pp. 11-23.

appello Leggere Donna

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