Choreography, costumes and lighting: Martha Graham.
Dancers: Martha Graham and her Group of female dancers.
Music: Old Breton song, 10 bars long, repeated throughtout the dance.
Premiere: Booth Theatre, New York, April 14th, 1929.
Video: click here.
Photographs: click here, here and here.
Heretic is the first important group work Martha Graham created in her career. In particular, it is the first piece through which her choreosophy (embodied choreo-knowledge) gained shape. It consists of the sharp contrast between an individual and a group. This contrast is created through two main aspects: the colour of their costumes, white for the lone protagonist and black for the group; and their movement quality, fluid for the former, and rigid, mechanical and performed in unison for the latter. The title of the piece refers to the white-dressed dancer's battle against the wall of black-dressed women, who is trying to stop her from expressing herself. These women represent the puritanical concept of art, a concept filled with denial and lack of freedom, while the heretic embodies the notion of art as freedom. It also embodies Graham's attempt to affirm her notion of dance as a serious art, as opposed to dance as pure entertainment. In the end, the heretic is defeated.
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Coreografia, costumi e luci: Martha Graham.
Danzatrici: Martha Graham e il suo Group di danzatrici.
Musica: Vecchia canzone bretone, di 10 battute, ripetuta durante la coreografia.
Prima rappresentazione: Booth theatre, New York, 14 aprile 1929.
Video: cliccare qui (commentato in inglese).
Fotografie: cliccare qui, qui e qui.
Heretic è il primo importante lavoro di gruppo di Martha Graham. In particolare è il primo pezzo attraverso il quale la sua coreosofia (coreo-conoscenza incarnata) prese forma. E' caratterizzato dal contrasto tagliente fra un individuo e un gruppo. Questo contrasto è dato da due aspetti principali: il colore dei loro costumi, bianco per la protagonista solitaria, e nero per il gruppo; e la qualità del loro movimento, fluido per la prima e rigido, meccanico ed eseguito all'unisono per il secondo. Il titolo del pezzo fa riferimento alla battaglia che la danzatrice in bianco combatte contro il muro di donne in nero, che tenta di impedirle di esprimersi. Queste donne rappresentano il concetto puritano dell'arte, un concetto pieno di negazione e mancanza di libertà, mentre l'eretica incarna l'arte come libertà. Esso rappresenta anche il tentativo di Graham di affermare la sua nozione di danza come arte seria, in contrasto con la nozione di danza come puro intrattenimento. Alla fine, l'eretica viene sconfitta.
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