mercoledì 29 ottobre 2008

libere università dei precari

si potrebbe fare...costituire luoghi semi-virtuali attraverso i quali trasmettere i saperi, fiumi sotterranei (qualcuno ha in mente la poesia di Coleridge "Kubla Khan"? Ecco fiumi di quel tipo) di sovversione, fiumi di resistenza che, al momento giusto (fra cinque anni? mmmmh forse no), emergeranno e inonderanno un po' del deserto che si sarà formato in superficie...

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