sabato 1 agosto 2009

frutto del ventre, frutto della mente (1)

"L'unica figura veramente forte e non violenta, che ci viene dalla civiltà occidentale, è quella del Figlio inchiodato sulla croce in nome del Padre: come possiamo sperare che non siano tutti (...), alla fine, sedotti e incantati dalla morte? Come possiamo offrire loro la consapevolezza che c'è altro, un altro mondo, un'altra storia, un'altra verità? Come diventeranno padri che rinunciano a mettere in croce i loro stessi figli? Il fatto è che l'immaginario patriarcale non ha saputo fare della croce nient'altro che uno strumento di morte e ha voluto che essa si ergesse sopra un'umanità dolente, le cui più rappresentative personalità erano, e restano, femminili."

Nadia Lucchesi, Frutto del ventre, frutto della mente - Maria, madre del Cristianesimo (Ferrara, Tufani, 2002), pp. 9-10.

appello Leggere Donna

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