lunedì 13 aprile 2009

l'imperialismo della danza classica

Nell’arco della storia della danza occidentale, la danza classica ha occupato un posto di forte importanza, soprattutto dall’800 quando è emersa dai gonnoni settecenteschi e dai balli di corte per entrare nei teatri post-rivoluzione francesi e non. La danza classica affonda le sue radici nella trattatistica quattrocentesca italiana e si rifà a canoni di armonia e precisione che ancora oggi discriminano ciò che non appartiene allo standard designato.

La danza classica ha una sua tradizione e una sua estetica che sfociano nel neoclassico e contemporaneo come accade per lo stile di William Forsythe e Wayne McGregor. La classica però non è la madre di tutte le tecniche di danza. Continuamente si sente dire da insegnanti di danza e da ballerini (nelle scuole di danza e purtroppo anche in tv) che la classica è alla base di tutte o quasi le altre tecniche. Questo non è vero, la modern dance americana è nata proprio in risposta al dominio della classica, poi entrambe hanno iniziato a dialogare ed hanno assorbito elementi l’una dall’altra. Il flamenco può essere danzato senza conoscere un passo di danza classica così come l’hip-hop, la break-dance o migliaia di altre danze che appartengono alle numerose tradizioni popolari presenti in tutta Italia oltre che in Europa e in altri paesi e culture. Che se ne farebbe il saltarello marchigiano di un’arabesque? Quindi occorrerebbe contestualizzare le affermazioni che vengono fatte. In molte compagnie di danza contemporanea la preparazione classica è un requisito obbligatorio, ma non in tutte.

La danza in Italia soffre da tempo di un male per ora inguaribile, l'ignoranza e la mancanza di regolamentazioni che permettano una fruizione più strutturata. Mi piacerebbe sapere quanti aspiranti danzatori che popolano le numerosissime scuole di danza del paese hanno letto anche solo un manuale di storia della danza, quanti sanno chi era Nijinski, per citare uno dei più famosi danzatori del secolo passato. Quanti hanno visto uno spettacolo dal vivo. L'unica struttura riconosciuta è l'Accademia Nazionale di Danza a Roma, per il resto la danza è abbandonata a se stessa, vive di danzatori mediocri che aprono scuole (ci sono anche molti danzatori e insegnanti validissimi, ma chi comprende la differenza? Su che criteri si basa un ragazzo che vuole studiare danza? Su dove e con chi hanno studiato i ragazzi di Amici?). In tv la situazione è desolante e solo una fetta piccola e deformata di quello che è il mondo della danza viene mostrato. Per ora mi fermo qui...ma ritornerò sulla questione presto.

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