"Di quel giovedì d'autunno Giada ricordò per tutta la vita la nuvolaglia catramosa che si srotolò giù dal cielo come una saracinesca, e la luce malata dei lampi che si sfrangiavano come capillari di un sistema venoso. Giù in giardino i rami del ciliegio si incurvarono fino a terra sotto il vento gelato. Poi i tuoni esplosero come spari di mortaio e Adriano cominciò a tremare scoppiando in un pianto inconsolabile".
Gabriella Imperatori, Gloria Spessotto, Questa è la terra, non ancora il cielo (Ferrara: Tufani, 1998), p. 34.
appello Leggere Donna
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