mercoledì 3 settembre 2008

waiting

Aspettare. Giovanna aspettava, aspettava la chiamata, era nervosa e intrattabile. Tremava e farfugliava parole incomprensibili. Anna e Lisa sapevano del suo stato e per questo erano andate da lei per tranquillizzarla. Giovanna era un'insegnante di inglese e spagnolo, precaria di terza fascia e, in questi giorni, avrebbe saputo se qualche scuola aveva bisogno di lei. L'avrebbero chiamata con un telegramma. A questo sarebbe seguita una via crucis fatta di speranze e attese. Se le persone prima di lei in graduatoria non si fossero presentate o se avessero accettato l'incarico per alcune ore, lasciandone alcune scoperte, forse allora, solo allora, avrebbe avuto la possibilità di lavorare. Waiting. "Waiting is the hardest thing" dice Madonna in una canzone, e Giovanna non riusciva a sopportare questo tempo non-tempo di attesa. Anna e Lisa, le sue amiche di sempre, cercavano invano di calmarla . Anche loro erano insegnanti, Anna lavorava a Londra (benedetti siano i voli low-cost, si diceva sempre) e insegnava italiano agli stranieri, mentre Lisa era docente a contratto in una Università italiana.

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