sabato 9 gennaio 2016

Disco bambina

Disco bambina è uno dei singoli più celebri della danzatrice, cantante e conduttrice Heather Parisi, nonché il suo primo successo come sigla televisiva del varietà Fantastico. Siamo nell’autunno del 1979, conduttori sono Loretta Goggi e Beppe Grillo, per la regia di Enzo Trapani e Parisi, oltre al video della sigla, esegue un balletto ad ogni puntata.

Disco bambina risente dell’influenza della disco music. La febbre del sabato sera con un lanciatissimo John Travolta esce due anni prima e la telenovela brasiliana Dancin’ Days esce nel 1978 (anche se arriva in Italia nel 1982). La canzone viene scritta da Alberto Testa, Tony De Vita, Silvio Testi e Giorgio Calabrese e la coreografia è curata da Franco Miseria.

Il video della sigla presenta un'interessante interazione fra uso della cinepresa e frasi coreografiche, tanto che la dinamica della danza è spesso data proprio dalle inquadrature e dal movimento della cinepresa.

I costumi di Franco Laurenti sono delle tute attillate per le donne e maglietta e pantaloni per gli uomini. Il costume di Parisi presenta delle variazioni con un pantalone solo e una manica sola a righe colorate, righe che ritroviamo come motivo secondario nei costumi del corpo di ballo, con le donne vestite di nero e gli uomini di bianco. Enzo Avallone, partner di Parisi, indossa un costume quasi uguale al suo fatta eccezione per le gambe della tuta, una bianca e l’altra a righe.

La scenografia è data da uno spazio fatto di luci al neon lampeggianti di vari colori con pannelli e pedane luminosi. Vi è anche un piccolo palco rialzato fatto di un materiale trasparente e suddiviso in scomparti all’interno di ognuno dei quali vi è una strobosfera o sfera specchiata o palla da discoteca, simbolo della disco music e fatta di tantissimi specchietti che riflettono la luce in modo cangiante. La scelta di posizionarle dentro un palco è intrigante e inusuale.  

La coreografia in sé è fatta di gestualità a volte anche buffe di Parisi, aspetto che contribuirà a renderla celebre anche con sigle successive come Cicale. In questo caso è il pollice alzato a costituire una sorta di ritornello cinetico che viene ripetuto, per esempio, vicino al viso o ai fianchi. Con Avallone, Parisi danza dei passi all’unisono standogli a fianco. Al termine del primo di questi, vi è una presa finale. Il corpo di ballo è spesso disposto nei vari luoghi dello spazio scenico, in alto, allo stesso livello di Parisi, eccetera. Parisi è quasi sempre al centro della scena dato che comunque è lei a cantare la sigla e spesso si muove tra i danzatori o all’interno di un quadro coreografico dove essi fungono da cornice. Qui di seguito il video.


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