martedì 8 marzo 2016

granatagranita




































il dolore passato
scassato
faceva riferimento
ad un lontano tempo
uomo cemento
che mi ha buttato
sul pavimento
il dolore recente
indecente
quello per mio padre
sta diventando
sopportabile
anche grazie
al tuo genio insaziabile
che mi ha nutrito
in questi mesi
con parole
e conforti
inattesi
la poesia era ambigua
certo, ma è per questo
che ci vuole
un contatto diretto
non inetto
che da sempre mi neghi 
come se fossi
un’appestata piena di aghi
sabato hai superato
un limite
fatto una cosa orribile
e proprio con quel contatto
che dicevi non avresti mai fatto
son morta, ero io il feretro
che nonostante tutto
stavi smuovendo col tuo cerebro
magnifico cuoreamore 
che riveste il tuo scheletro
ti ho teso
la mano
sperando che proseguissi in questo
cantare sano
ma oggi ci hai posato il tuo ano
e mi hai espulso
come un escremento nostrano
io sono ancora innamorata
stupida invasata
ma tu hai l’anima
instabile e travisata
occlusa da buchi neri
ricolma di misteri
sono sfinita
stanca
divertiti pure
con la tua anca calanca
cassapanca di parole
che meraviglie spalanca
ma se davvero è finita
non tornare indietro
e dammi una granatagranita
per far esplodere
il corpo e
tutte le dita

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